allegorie dell'abruzzo
@ Dal sito "Delfico punto it", sull'Abruzzo e l'abruzzesistica, sito che in questi giorni viene riaperto dopo un periodo di sospensione dell'attività, riprendiamo e pubblichiamo una delle più belle allegorie conosciute dell'Abruzzo, quella tratta dall'Iconologia di Cesare Ripa.
@ Sulla pagina (Allegorie dell'Abruzzo) che il sito dedica a questa allegoria sono pubblicate le numerose varianti esistenti dell'immagine.
@ Sono attivati inoltre i link alle diverse edizioni dell'Iconologia di Ripa, tutte consultabili online.
@ L'immagine qui pubblicata è quella relativa all'edizione del 1603 e di seguito pubblichiamo la Spiegazione che nel volume di Ripa illustra il significato dei simboli presenti.
SPIEGAZIONE DELL'ALLEGORIA DELL'ABRUZZO
(testo pubblicato a partire dall'edizione dell'Iconologia di Ripa del 1603)
@ Donna di aspetto virile et robusto, vestita di color verde, che stando in luoco erto et montuoso con la destra mano tenga un'asta et con la sinistra porgi con bella gratia una cestella piena di zaffarano et appresso lei da un de i lati sia un bellissimo cavallo.
@ I Popoli di questa Provincia anticamente si chiamarono Sanniti, Caraceni, Peligni, Maruceni, Precutini, Vestini, Irpini et altri nomi secondo i luoghi et le Città di essa Regione, ma in generale trasse il nome de' Sanniti dalla Città di Sannio, dalla quale anticamente ha riportato il nome tutta questa Provincia come quella che di tutti questi popoli fu capo, come narra Strabone lib. 5.
@ Fu poscia chiamata Aprutio, in vece di Precutio, cioè da quella parte de' Precutini e hora ha acquistato il nome di Abrutio in vece di Precutio, essendo corrotto il vocabolo di maniera che questa denominatione scambievolmente è stata successa a quella de' Sanniti et fatta universale, come ella a tutto il paese. Si dipinge donna in luoco erto et montuoso, per essere questa Provincia così fatta. Si fa vestita di color verde et di aspetto virile et robusto, percioché, come dice Plinio nel libro terzo, che gli huomini habitanti ne' monti son vigorosi, robusti et più forti di quegli che habitano luoghi piani, esercitando più quelli il corpo che non fanno questi.
@ Et perché produce questa Regione grandissima quantità di zafferano, del quale non solo ne participa tutta l'Italia, ma molti altri paesi ancora, si rappresenta che porghi la bella cesta piena di questi frutti. Il bellissimo cavallo che gli sta appresso denota i generosi e molto nominati cavalli di Regno, de' quali de' più forti sono in questo paese, per la già detta cagione del sito, se bene per la bellezza et grandezza di corpo ve ne sono in Calabria di molta stima, massime quelli della razza del Re, del Principe di Bisignano et altri.
@ Sta anche bene il cavallo a questa Provincia percioché, essendo animale di sua natura generoso et servendo al fatto della guerra, si attribuisce a' Sanniti, huomini bellicosi che (come appresso si dirà) stettero a fronte più volte con l'esercito de' Romani. L'asta che tien con la destra mano è per significato del lor proprio nome, significando (come dice Festo) la voce Greca sannia asta. Oltre di ciò l'asta gli si conviene in segno della virtù et del grande valore.
@ Sulla pagina (Allegorie dell'Abruzzo) che il sito dedica a questa allegoria sono pubblicate le numerose varianti esistenti dell'immagine.
@ Sono attivati inoltre i link alle diverse edizioni dell'Iconologia di Ripa, tutte consultabili online.
@ L'immagine qui pubblicata è quella relativa all'edizione del 1603 e di seguito pubblichiamo la Spiegazione che nel volume di Ripa illustra il significato dei simboli presenti.
SPIEGAZIONE DELL'ALLEGORIA DELL'ABRUZZO
(testo pubblicato a partire dall'edizione dell'Iconologia di Ripa del 1603)
@ Donna di aspetto virile et robusto, vestita di color verde, che stando in luoco erto et montuoso con la destra mano tenga un'asta et con la sinistra porgi con bella gratia una cestella piena di zaffarano et appresso lei da un de i lati sia un bellissimo cavallo.
@ I Popoli di questa Provincia anticamente si chiamarono Sanniti, Caraceni, Peligni, Maruceni, Precutini, Vestini, Irpini et altri nomi secondo i luoghi et le Città di essa Regione, ma in generale trasse il nome de' Sanniti dalla Città di Sannio, dalla quale anticamente ha riportato il nome tutta questa Provincia come quella che di tutti questi popoli fu capo, come narra Strabone lib. 5.
@ Fu poscia chiamata Aprutio, in vece di Precutio, cioè da quella parte de' Precutini e hora ha acquistato il nome di Abrutio in vece di Precutio, essendo corrotto il vocabolo di maniera che questa denominatione scambievolmente è stata successa a quella de' Sanniti et fatta universale, come ella a tutto il paese. Si dipinge donna in luoco erto et montuoso, per essere questa Provincia così fatta. Si fa vestita di color verde et di aspetto virile et robusto, percioché, come dice Plinio nel libro terzo, che gli huomini habitanti ne' monti son vigorosi, robusti et più forti di quegli che habitano luoghi piani, esercitando più quelli il corpo che non fanno questi.
@ Et perché produce questa Regione grandissima quantità di zafferano, del quale non solo ne participa tutta l'Italia, ma molti altri paesi ancora, si rappresenta che porghi la bella cesta piena di questi frutti. Il bellissimo cavallo che gli sta appresso denota i generosi e molto nominati cavalli di Regno, de' quali de' più forti sono in questo paese, per la già detta cagione del sito, se bene per la bellezza et grandezza di corpo ve ne sono in Calabria di molta stima, massime quelli della razza del Re, del Principe di Bisignano et altri.
@ Sta anche bene il cavallo a questa Provincia percioché, essendo animale di sua natura generoso et servendo al fatto della guerra, si attribuisce a' Sanniti, huomini bellicosi che (come appresso si dirà) stettero a fronte più volte con l'esercito de' Romani. L'asta che tien con la destra mano è per significato del lor proprio nome, significando (come dice Festo) la voce Greca sannia asta. Oltre di ciò l'asta gli si conviene in segno della virtù et del grande valore.
Etichette: abruzzo, allegoria dell'abruzzo, cesare ripa, iconologia
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